Roma Doc, il vino della capitale, a Vinitaly 2024

Roma-Doc-vinitaly

Roma Doc a Vinitaly da domenica 14 a mercoledì 17 aprile a Verona, Padiglione Lazio:  il vino della Capitale si racconta a Verona.

Incontri e degustazioni vis à vis tra il passato, presente e futuro della denominazione capitolina a Vinitaly. Importanti appuntamenti con le principali testate di mercati di riferimento come Germania, Francia, Usa e Svizzera.

Con grande entusiasmo il Consorzio Roma Doc si prepara alla nuova edizione di Vinitaly. Durante le quattro giornate le cantine del Consorzio saranno protagoniste di appuntamenti per raccontare vini, territorio e  prospettive future.

Un fitto calendario di incontri tra produttori e 14 giornalisti, tra i più influenti del settore vitivinicolo; così si rinnova il format che, nella passata edizione della fiera veronese, ha ottenuto un riscontro più che positivo. Una combinazione vincente, quella tra chi il vino lo produce e chi lo racconta,  in termini di comunicazione del brand Roma Doc sia per le aziende, che hanno la preziosa occasione di confronto e arricchimento interfacciandosi con chi, per professione, comunica il mondo del vino.

Non mancano in calendario gli appuntamenti con la stampa estera. Dalla Germania, Francia, Svizzera e Usa; il Consorzio porta avanti il desiderio di internazionalizzazione incontrando giornalisti di alcune delle più importanti testate estere di settore; incentivando il dialogo in alcuni dei mercati enologici più interessanti per consolidare la presenza del brand anche oltre confine. In agenda anche l’appuntamento con i buyers internazionali presso il Business Point all’interno dell’International Wine Hall; l’incontro business oriented che conferma l’interesse e la presenza sempre più massiccia che i vini Roma Doc godono all’estero.

“Manca davvero poco alla nuova edizione di Vinitaly; – afferma Tullio Galassini, il Presidente del Consorzio Roma Doc; – come gli altri anni non vediamo l’ora di vivere le giornate veronesi, sempre ricche di emozioni. Veniamo da un 2023 davvero entusiasmante sia per quanto concerne il successo dei nostri vini, presenti in sempre più mercati in tutto il mondo, sia per la partecipazione a eventi internazionali che per l’ideazione di progetti incentrati sul legame con la Capitale, non solo dal punto di vista enologico ma anche enoturistico.

Vinitaly non è soltanto l’occasione per raccontare la Roma Doc ma anche l’opportunità per le singole aziende di farsi conoscere. Abbiamo così riconfermato gli incontri fra produttori e giornalisti, perché crediamo nel ruolo fondamentale della comunicazione; soprattutto questa formula così diretta che offre la possibilità di entrare a stretto contatto con i vini, il territorio e il ricco bagaglio culturale che fa l’unicità della nostra denominazione”.

Così il Consorzio Roma Doc dà il via al 2024 ed è pronto a salire sul palcoscenico di Vinitaly portando avanti lo stesso mood che ha contraddistinto l’anno precedente: raccontare il legame tra il vino di Roma e il prezioso terroir, coniugando la storia a un’innovazione sostenibile che è alla base del futuro della denominazione.

È proprio il binomio tra la storia e la contemporaneità dei vini Roma Doc il volano fondamentale che ha caratterizzato l’attività di comunicazione del Consorzio; nel corso degli anni, ha contribuito a consolidare il valore del brand e l’appeal delle etichette capitoline a livello internazionale.

La vignarola con guanciale, salsiccia e pecorino romano

vignarola guanciale e pecorino

Sfogliando le pagine del libro “La Castellana, la cucina tradizionale dei Castelli Romani” di Francesco Duscio, mi sono imbattuta in questa variante estremamente gustosa della Vignarola. Non ho resistito e subito mi sono messa all’opera! Ne è valsa la pena. Ottima non solo per un secondo completo, vista la presenza di guanciale e salsiccia, ma anche per condirci un primo piatto strepitoso.

Continue Reading

La vignarola in quattro cotture

vignarola-quattro-cotture2

La Vignarola in quattro cotture è una ricetta tipica dei Castelli Romani, un piatto povero tramandato dalle famiglie contadine, preparato con verdure primaverili. Gli ingredienti principali sono, infatti, fave e piselli, accompagnati dagli ultimi carciofi del tipo mammola (romaneschi). Il nome “vignarola” deriva dal fatto che questo piatto, realizzato con quello che si raccoglieva negli orti, da cuocere rapidamente, era mangiato dai “vignaroli” al ritorno dal lavoro nelle vigne.
La ricetta è tratta dal libro La Castellana. La cucina tradizionale dei Castelli Romani di Francesco Duscio.

Continue Reading

Fave romanesche al finocchietto selvatico marinate a caldo

fave marinate

Le fave al finocchietto selvatico marinate a caldo. Un gustoso stuzzichino che potete proporre nei vostri antipasti, accompagnandolo a un buon pecorino romano o altro formaggio saporitoe a una bruschetta.
La marinaura a caldo è una tecnica che si usa per le verdure di stagione. Ho provato a farlo con questi splendidi legumi, e il risultato è stato fantastico!
  Continue Reading